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Paola Sartori

Tour delle Ville Palladiane di Vicenza

Aggiornamento: 29 giu 2022

Le Ville Palladiane della città di Vicenza sono famose nel mondo, inutile dire che l’architetto della Casa Bianca e di molte Ville in America si sono ispirati proprio allo stile del famoso architetto Andrea Palladio.

In questo articolo parleremo delle:

Andrea Palladio nella metà del ‘500 ha ridisegnato la città a tal punto che

Vicenza viene chiamata la “città del Palladio”.

Architetto, teorico dell’architettura e scenografo del Cinquecento, Palladio fu considerato uno dei maggiori esponenti dell’architettura classica.

Influenzato dall’architettura greco-romana, ebbe la fortuna di incontrare già dalla sua giovinezza Gian Giorgio Trissino, nobile colto e raffinato, studioso della lingua italiana e architetto per passione che lo introdusse nell’aristocrazia veneta, dandogli appunto il soprannome di Palladio.


Sotto la Repubblica di Venezia, il Palladio venne incaricato di progettare chiese ma soprattutto ville e palazzi per l’aristocrazia nobiliare, ora Patrimonio Unesco.

Di queste, 15 ville e 10 palazzi furono costruite proprio tra Vicenza e provincia.

Tra le sue opere maggiori dobbiamo ricordare la Basilica Palladiana, riconosciuta come Monumento Nazionale ed il Teatro Olimpico, primo esempio di teatro stabile coperto realizzato in epoca moderna nel mondo occidentale.




Fu un artista che ebbe un grande seguito anche nelle generazioni successive, il “palladianesimo” durò 3 secoli e fu di ispirazione per gli architetti di tutto il mondo.


L’innovazione del Palladio, fu quella di progettare una villa pensando alla vita che in essa si svolgeva. Ecco quindi che la Villa era studiata per essere luogo di villeggiatura per l’aristocrazia ma anche un luogo produttivo.

Le ville del Palladio presentano tutte un edificio centrale, dove soggiornava la famiglia padronale la cui magnificenza, potere e ricchezza si esprimeva nei meravigliosi affreschi, ricchi decori e preziosi stucchi all’interno.


Accanto ai saloni per i ricevimenti e le stanze private della famiglia, il Palladio ideò anche degli ambienti dove si potesse meditare, studiare oppure dove il padrone di casa potesse curare i propri interessi ed affari, le stanze private dei proprietari.


Ai lati della villa si estendevano le “barchesse”, ossia quelle parti destinate ad accogliere gli ambienti lavorativi e gli alloggi dei lavoratori.

Tutte le Ville erano circondate de enorme spazio verde diviso solitamente in due parti. Una parte veniva concepita come un vero e proprio giardino per permettere ai proprietari e ai loro ospiti di passeggiare in totale tranquillità o di organizzare battute di caccia, di pesca, giochi di società e danze mentre l'altra veniva coltivata a campi e frutteti.



Le Ville Palladiane più belle

Non è facile creare una classifica delle Ville Palladiane più belle, pure avendo lo stile che le accomuna ogni Villa cattura per la sua storia, per come si è evoluta nel tempo, per come, anche i proprietari hanno lasciato la loro impronta.

Il bello è quindi dato dalle emozioni che suscitano nel visitatore che si può far trascinare nella storia di chi l’ha vissuta e voluta.


Ciò che rende le ville palladiane particolari rispetto a tutte le altre ville rinascimentali è il modo nuovo, moderno e funzionale, con cui queste ville sono state pensate.

Nel piano terra venivano ubicate le cucine, le dispense, le lavanderie e le cantine; al primo piano, invece, si trovava il piano abitato dai signori e infine il sottotetto era lo spazio preposto alla conservazione del grano.

La bellezza delle Ville Palladiane si definisce anche rispetto alla loro conservazioni, quindi se proprio volessimo creare una graduatoria delle Ville Palladiane più belle potremmo attenerci alle Ville Patrimonio dell’Unesco:


Villa Almerico Capra Valmarana, detta La Rotonda.

E’ la villa più bella tra tutte quelle progettate dal Palladio, la più famosa, la più visitata ed anche quella che è stata maggiormente copiata, segnando la storia dell’architettura dell’epoca moderna.

Fu di ispirazione a molti altri artisti che volevano costruire palazzi non solo in Italia, ma anche a Londra e negli Stati Uniti e vuole essere di emulazione al Pantheon.


Le quattro facciate della villa dispongono ognuna di un avancorpo con loggia, che possono essere raggiunte attraverso una scalinata.

I lavori iniziarono nel 1566 ma furono portati a termine solo dopo la morte del Palladio, avvenuta nel 1580, dal suo allievo Vincenzo Scamozzi che non modificò quanto progettato dal Maestro, tranne la cupola che fu costruita più bassa rispetto a quello che doveva essere originariamente e con un oculo terminale aperto, per richiamare l’idea del Pantheon.


Lo stesso committente Paolo Almerico morì prima della fine dei lavori e la villa passò nelle mani dei fratelli Capra, da cui prese poi il nome la villa.

Lo Scamozzi dovette aggiungere anche gli annessi per le funzioni agricole, in quanto originariamente non c’era un appezzamento insieme alla villa.

Dagli inizi del XX° secolo tale villa appartiene alla famiglia Valmarana che cerca di preservare dall’azione del tempo questo gioiello cinquecentesco.


Villa Gazzotti Grimani

Si trova a Vicenza in località Bertesina. Progettata tra il 1542 ed il 1543, fu fatta costruire su di una struttura già esistente, come si nota dalla torre sulla parte terminale dell’edificio.

Presenta una forma particolare, poco profonda e piuttosto lunga, con al suo interno due appartamenti con tre stanze ognuno.

Il suo primo proprietario, Gazzotti che la commissionò, era un esponente della borghesia e dovette vendere, per un investimento sbagliato, la villa a Girolamo Grimani, quando ancora era in costruzione.

Attualmente la villa è in uno stato di degrado, è disabitata e necessiterebbe urgentemente di un restauro, inoltre nel corso dei secoli ha subito delle manomissioni che ne hanno alterato l’architettura per adibirla meglio ad un uso agricolo.


Villa Angarano

Conosciuta anche come Villa Bianchi Michiel a Bassano del Grappa.

Fu commissionata al Palladio dall’amico Giacomo Angarano, da cui ha preso il nome. Di Andrea Palladio sono solo le ali laterali, ossia le Barchesse e parte della Corte agricola con i granai, la colombara, le stalle e la cantina.

Il Corpo centrale del complesso attuale è del tardo barocco e fu progettato e realizzato alla fine del Seicento dall’architetto veneziano Domenico Margutti allievo di Baldassare Longhena, per volere di Maria Molin in Gradenigo mentre la Chiesetta gentilizia di S. Maria Maddalena ospitata sul fronte della Barchessa est fu realizzata all’inizio del 1700 e fu anch’essa attribuita al Margutti.

Oggi è abitata dalla famiglia Bianchi Michiel che la vivono nel rispetto della tradizione e la conservano come un bene storico.


Villa Caldogno

Villa Caldogno dista a poco meno di due chilometri da Villa Solatia ed ha anche un storia di parentele che ci lega.

Dagli anni '80 è di proprietà del Comune che si è occupato del quasi totale restauro. L'edificazione della Villa su edificio preesistente fu iniziato nel 1543 per volere del Conte Losco Caldogno e fu conclusa nel 1570 poco dopo la sua morte, sotto la "reggenza" del figlio Angelo.

Per poter usufruire delle murature appartenenti alla precedente costruzione, ha una planimetria semplice e lineare che ha permesso ad Andrea Palladio di sperimentare il progetto di portare l'acqua corrente all'interno della Villa.

All’interno è possibile ammirare degli interessanti affreschi che propongono temi differenti, dai passatempi in villa, come la merenda, la danza, il gioco a carte e il concerto a temi prettamente classici.

Nel 1600 venne aggiunta una terrazza e due torrette mentre verso la fine della seconda guerra mondiale, dietro le barchesse della Villa requisita da un commando tedesco fu costruito un bunker come aggiunta dell’ospedale militare allestito all’interno delle barchesse.


Villa Chiericati

Si trova a Vancimuglio di Grumolo delle Abbadesse, venne completata solo dopo la morte del Palladio e, come si può vedere dagli schizzi conservati a Londra, non tutte le sue indicazioni vennero eseguite alla lettera.

Il salone centrale, per esempio, venne ridotto ad un semplice vano cubico, senza absidi.

La peculiarità di questa villa è nell’inserimento per la prima volta del pronao di un tempio come parte integrante del corpo della villa, modello che verrà poi riproposto in molte altre sue costruzioni.


Villa Forni Cerato

Si trova a Montecchio Precalcino ed è stata commissionata al Palladio da Girolamo Fondi che voleva ristrutturare un edificio già esistente. L’abilità del Maestro fu quella di realizzare nuove situazioni stilistiche a strutture già in essere.

Questa villa si trova in pessimo stato conservativo, in quanto lasciata da svariati anni in stato di abbandono e necessiterebbe di un restauro conservativo.


Villa Godi

A Lonedo di Lugo di Vicenza, è una delle prime opere realizzate dal Palladio. Conserva ancora intatta la sua struttura originaria e all’interno ospita un museo archeologico dove è possibile ammirare fossili di piante e di animali vissuti in questa zona mentre i bei giardini esterni sono fruibili durante tutto l’anno, come giardini pubblici e dove si possono ammirare alberi secolari, laghetti e lunghi viali di ingresso, un tempo percorsi dalle carrozze reali.


Villa Pisani

A Bagnolo di Lonigo fu iniziata tra il 1544 e il 1545. Palladio era molto fiero di edificare questa villa perché aveva capito che la sua fama stava aumentando sempre di più negli ambienti che contavano, visto che l’opera gli era stata commissionata dai fratelli Pisani, degli aristocratici veneziani dai gusti molto raffinati.

E’ una delle sue prime costruzioni realizzate ma che rimase incompleta, mancando il cortile ed i porticati.

All’interno, di particolare interesse, segno di una grande maestosità, c’è un bellissimo salone completamente affrescato.


Le Barchesse di Villa Trissino

Si trovano a Meledo di Sarego. Sono l’unica parte superstite di un progetto che non fu mai completato dal Palladio ma di cui troviamo traccia nei suoi “Quattro Libri dell’Architettura” dove afferma di aver cominciato a Meledo una fabbrica di villa per i fratelli Ludovico e Francesco Trissino, figure di primo piano dell'aristocrazia vicentina.

Dopo essere stata per lungo tempo in stato di abbandono, nel 2015 la barchessa è stata restaurata, con i suoi tre ampi saloni, la Sala degli Affreschi, così detta per la presenza delle particolari grottesche dipinte dal pittore veronese Eliodoro Forbicini e integralmente recuperate, il grande camino cinquecentesco in marmo rosso, le stanze al piano superiore, le cantine e la torre colombaia.

Contestualmente sono stati sistemati anche il giardino all’italiana, il vialetto ed il parco che fronteggia il giardino.


Villa Thiene

È situata a Quinto Vicentino e del progetto originale del Palladio rimane ben poco in quanto fu ampiamente modificata intorno al 1700 da Francesco Muttoni.


Villa Pojana

Il cui nome deriva sia dalla famiglia proprietaria sia dal luogo in cui è ubicata, si trova appunto a Pojana Maggiore e il “cavalier” Bonifacio Pojana, che la commissionò, visto il suo legame con l’arte della guerra, chiese al Palladio di progettare un edificio armonico ma sobrio che gli ricordasse il rigore della vita militare.

Anche gli affreschi delle pareti interne sono legati essenzialmente alla guerra e alla vita militare.


Villa Saraceno

Sorge a Finale di Agugliaro nella provincia vicentina. Palladio lavorò per questa villa solo sull’edificio padronale e già esistente che quindi presenta una struttura semplice, senza eccessivi elementi decorativi, tranne quelli delle finestre e dei portoni e la sua magnificenza sta semplicemente nell’architettura dell’edificio.


Villa Valmarana

Si trova a Lisiera di Bolzano Vicentino e la sua attuale struttura non corrisponde ai disegni del Palladio, in quanto il committente, tale Gianfrancesco Valmarana, morì pochi anni dopo averla commissionata, lasciandola in eredità al nipote Leonardo che la fece costruire in economia, eliminando il secondo ordine di logge.

La villa subì degli enormi danni con la seconda guerra mondiale ed ebbe bisogno di un pesante restauro.


Villa Valmarana Bressan

A Vigardolo di Monticello Conte Otto venne commissionata dal Palladio da due cugini, per cui fu edificata con due appartamenti distinti e simmetrici, con loggia frontale in comune.

Oggi purtroppo restano solo alcuni frammenti delle decorazioni situate sulle pareti.


Villa Piovene Porto Godi

Si trova a Lonedo di Lugo Vicentino. Anche se viene attribuita al Palladio, si hanno forti dubbi che sia stata realmente progettata da lui anche perché la planimetria è poco significativa e fu oggetto di diversi restauri, gli ultimi nel 1700 ad opera di Francesco Muttoni che costruì le barchesse.


Da ricordare inoltre un'altra villa Patrimonio Unesco che sicuramente non è stata progettata da Palladio ma che comunque è importante per la storia dell'architetto che, partecipò ai lavori di questa costruzione con la mansione di scalpellino. Stiamo parlando di Villa Trissino, in località Cricoli e di proprietà di quello che diventerà poi il suo mentore, Gian Giorgio Trissino dal Vello d’Oro.


Ville Palladiane visitabili

Una delle ville palladiane visitabili e assolutamente da non perdere è Villa Almerico Capra Valmarana, detta La Rotonda. Questo nome le fu attribuito per rievocare la forma della sala principale della villa, il centro nevralgico dell’intera struttura.

Se l’esterno appare magnifico, l’interno non è da meno, con i suoi splendidi affreschi a vari temi religiosi e figure mitologiche.

Villa La Rotonda è aperta il sabato e la domenica, con orario dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle18 e dal 15 aprile anche il venerdì.


Le visite guidate al giardino e Piano Nobile partono alle ore 10.30, 15.30 e 16.30 e si consiglia la prenotazione. Il sabato e la domenica alle ore 12.00, su prenotazione, sarà possibile partecipare alla visita guidata esclusiva "I segreti della Rotonda", dove lo staff della villa ti guiderà alla scoperta di giardino, Piano Nobile e Basamento con Cucina monumentale.


Anche Villa Angarano a Bassano del Grappa è visitabile e non solo, visto che si può degustare olio e vino di loro produzione.

In questa Villa vengono organizzati matrimoni ed eventi privati e può essere visitata su prenotazione per una passeggiata tra le Barchesse e la Corte Agricola, nel grande Parco ottocentesco con le Serre e la Fagianaia affrescata, per poi arrivare al Brolo che si apre ai vigneti circoscritti dentro le mura e infine si può proseguire per la Cappella gentilizia di Santa Maria Maddalena e le antiche Scuderie.

Nel fine settimana, dando preventiva comunicazione, vengono organizzate anche giornate aperte.


Se soggiorni in Villa Solatia, Villa Caldogno è visitabile anche andandoci in bicicletta attraverso le piste ciclabili. Da aprile viene spesso utilizzata per manifestazioni ed eventi culturali che puoi scoprire direttamente dal sito di Pro Loco Caldogno.

È possibile visitarla il sabato e la domenica dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00 mentre il venerdì è aperta dalle 15:00 alle 18:00 durante le mostre in Villa.

Con il biglietto unico, è possibile visitare anche il Bunker Tedesco dove è stata allestita una particolare mostra narrativa intitolata: ”Dalla prima guerra mondiale al 1945″.

Ogni ultima domenica del mese, vengono organizzate delle visite accompagnate tematiche, chiamate Villa experience che concludono sempre con una "banchetto rinascimentale" e la degustazione di prodotti De.Co di Caldogno.


Anche Villa Godi viene utilizzata per manifestazioni, eventi, congressi e cerimonie.

Sono possibili visite singole o di gruppo per ammirare il Museo con la palma fossile, compresa di fogliame e radici, più lunga al mondo, gli affreschi classici e mistici e l’architettura voluta dal Palladio. Da giugno a settembre compresi, la villa è aperta il martedì dalle 15 alle 19, il sabato dalle 9 alle 14 e la domenica e i festivi dalle 10 alle 19. Negli altri mesi, tranne dicembre, gennaio e febbraio, è visitabile il martedì dalle 14 alle 18, il sabato dalle 10 alle 14 e la domenica e i festivi dalle 10 alle 18.

Villa Pisani, con i suoi meravigliosi giardini che si estendono anche dietro l’abitazione, perfettamente conservata, grazie all’opera dei proprietari precedenti ed attuali, è visitabile tutto l’anno previa prenotazione. Da non perdere, quando organizzano, le mostre di Arte Contemporanea.

Villa Pojana è visitabile nei giorni di mercoledì, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Sono previste visite guidate e, solo su prenotazione, aperture straordinarie per un minimo di 10 persone.

Villa Saraceno è possibile visitarla solo in parte dall'1 aprile al 30 ottobre, il mercoledì pomeriggio tra le 14 e le 16 con ingresso gratuito e senza prendere appuntamento. Le visite sono state sospese nel periodo del COVID quindi consigliamo, prima di recarsi in loco, di contattare telefonicamente la struttura.

Villa Thiene a Quinto Vicentino è aperta tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 e nei pomeriggi dalle 15,30 alle 18,30 di lunedì e giovedì. La villa, situata nelle vicinanze del fiume Tesina su cui si affaccia, rimane chiusa il sabato e la domenica.

Le Barchesse di Villa Trissino sono visitabili solo su prenotazione da aprile a novembre dalle ore 10 alle ore 12 e dalle 15 alle 18. Il complesso viene noleggiato per ospitare sia eventi privati come cene e matrimoni sia concerti, mostre, spettacoli o laboratori didattici. Sono possibili anche visite guidate.

Villa Valmarana Bressan è disponibile per eventi temporanei come mostre, concerti, feste private o degustazioni gastronomiche e può essere visitata da aprile ad ottobre nei giorni di mercoledì, sabato e domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 18.

Villa Piovene Porto Godi è possibile visitarla da maggio a settembre, la mattina su prenotazione e il pomeriggio dalle 14,30 alle 19 mentre nei mesi di marzo, aprile, ottobre e novembre la mattina sempre su prenotazione ed il pomeriggio dalle 14 alle 17. Effettua anche aperture straordinarie, in qualsiasi periodo dell'anno su richiesta e previa prenotazione, sia per visite di gruppo che individuali. E’ chiusa a Natale, Santo Stefano e Capodanno.

Infine anche Villa Gazzotti, nonostante il suo stato di abbandono, può essere visitata su prenotazione.


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