Accanto agli itinerari famosi e più visitati, esiste un Veneto sconosciuto ed insolito che riserva al visitatore bellezza e grandi emozioni. In un territorio che spazia dalla laguna alle pianure e dalle dolci colline fino alle cime rocciose delle Dolomiti, il Veneto è una regione che offre una destinazione turistica completa, dove puoi trovare le città di media dimensione ma anche una infinità di borghi di campagna di montagna e di lago.
Quindi se hai voglia di uscire dalla via maestra per battere strade meno conosciute ma altrettano meravigliose seguimi, ti porterò a visitare luoghi poco conosciuti e un po' misterioso in provincia di Treviso, Padova, Verona e Vicenza. In fondo se vieni a soggiornare in Villa Solatia, ogni destinazione in Veneto e raggiungibile con una gita in giornata.
Indice
Cosa vedere di insolito a Treviso e provincia
Ogni zona di questa regione ha origini antichissime.
Treviso e la sua provincia, sono situate in una zona ricca di risorse idriche, che rendono questo capoluogo una vera e propria città d’acqua.
La storia di Treviso e provincia
Le prime tracce di civiltà comparvero già nell’età della pietra con i primi reperti trovati vicino al Piave e al Sile.
Treviso fu un “municipium” romano e, tanti secoli dopo, fece parte della Repubblica ducale di Venezia; dalla grande stabilità ed agiatezza di quei periodi nacquero le sue opere più belle e conosciute come Piazza dei Signori, su cui si affacciano i suoi splendidi palazzi come il Palazzo del Podestà, con la Torre Civica, il Palazzo dei Trecento e il Palazzo Pretorio.
Ci sono poi la Cattedrale di Piazza del Duomo, la Fontana delle Tette e la Chiesa di San Nicolò che è l’edificio religioso più grande di Treviso, con dimensioni ancora maggiori rispetto al Duomo. Ogni volta che ci si trova a Treviso tutte quelle elencate sono mete imprescindibili che “devono essere visitate”.
Visitare i borghi di Stramare e Milies
Accanto a queste però c'è una provincia trevigiana meno battuta ma non meno affascinante e suggestiva come i borghi prima di Stramare, a 420 mt di altezza, e poi di Milies, a 700 metri dal livello del mare e da cui è possibile ammirare il massiccio del Monte Grappa, i colli di Asolo e il fiume Piave.
Sono due villaggi delle Prealpi di Treviso che sembrano sospesi nel tempo e che possono essere visitati con un‘escursione che parte da Segusino. E’ possibile procedere sia in auto che a piedi, percorrendo la Via delle Acque e passando diversi ponticelli, cascatelle e torrenti.
Visitare Refrontolo e il Molinetto della Croda: colline del Prosecco
Per gli amanti del vino invece consigliamo una passeggiata nella cosiddetta zona del Prosecco, una vasta area di colline ricoperte di viti tra i comuni di Conegliano e Valdobbiadene, dove vengono coltivate e vinificate le uve da cui deriva il Prosecco doc, uno dei migliori prodotti italiani più esportati al mondo. Oltre alle varie cantine, dove assaggiare un buon calice di vino, in questa zona puoi trovare sia elementi naturalistici come fiumi e piccoli laghi sia pezzi di storia come antiche abbazie e castelli medioevali. Nello stesso territorio, più precisamente nelle vicinanze del comune di Refrontolo nella valle del fiume Lierza, si trova il Molinetto della Croda, un antico mulino ad acqua con accanto una piccola cascata, risalente circa al XVI° secolo.
Attivo fino al 1953, è stato abbandonato per molti anni; dopo il suo restauro, oggi è possibile visitare anche l’interno dove si conservano ancora molti degli arredi originali e puoi ammirare anche la sua caratteristica macina funzionante e la grande ruota di legno immersa nell’acqua del torrente.
Cosa vedere di insolito a Verona e provincia
Se invece hai voglia di fare una gita a Verona per scoprire degli itinerari meno conosciuti, puoi scegliere la Verona sotterranea, dove ci sono i resti del “Capitolium”, ossia il tempio principale della città che si trova in corrispondenza dell’attuale Ristorante Maffei in piazza delle Erbe.
Un’altra bellezza sotterranea è il Museo degli Scavi Scaligeri, dove i resti romani incontrano quelli medievali e dove si può ammirare una mostra fotografica.
Se invece le visite sottoterra non fanno per te, puoi visitare il chiostro del Museo Canonicale, un’eleganza di colonne in marmo rosso che preserva i resti di una basilica paleocristiana, una delle più antiche della città.
Gli amanti dei giardini infine dovrebbero visitare il Giardino Giusti, splendida appendice di Palazzo Giusti e realizzato nel Cinquecento con tutti gli elementi tipici dell’epoca: statue, lapidi romane, giardino all’inglese, all’italiana, orto botanico e anche un bosco selvaggio.
Itinerari insoliti vicini al Lago di Garda
Il Lago di Garda è sicuramente una delle mete preferite dai turisti che visitano il Veneto e accanto alle celeberrime Grotte di Catullo, al Museo Archeologico e al Castello Scaligero a Sirmione, alla Rocca di Manerba e alla Villa Romana di Desenzano, ci sono luoghi meno conosciuti ma altrettanto belli come il Balot Tacà Via, un macigno sospeso tra le pareti di un canyon che si trova nei pressi di Malcesine sulla sponda veronese del lago e dove si trova uno dei forti più belli e visitati d’Italia, il Castello Scaligero di Malcesine, diventato famoso per i disegni e le descrizioni fatte dallo scrittore tedesco Goethe, nella sua opera Viaggio in Italia.
Come visitare il Castello Scaligero di Malcesine
Per arrivare a vedere questa meraviglia della natura bisogna attraversare il corso di un torrente per 1 km che per la maggior parte dell'anno è a secco e superare una scala metallica di due metri.
Itinerario insolito alle pendici del Monte Baldo: il borgo abbandonato di Campo
Non molto lontano, alle pendici del Monte Baldo, si trova un altro luogo poco conosciuto, il borgo abbandonato di Campo: è un paesino, raggiungibile solo a piedi, dove le case sono addossate l'una all'altra vengono sovrastate dai resti di una rocca che appare all'improvviso.
Cosa vedere di insolito a Padova
Anche Padova, oltre alle sue mete più conosciute come la Cappella Scrovegni, la Basilica di S. Antonio, Piazza delle Erbe e il Palazzo della Ragione, i Musei Civici e il Prato della Valle, ha dei luoghi meno conosciuti ma che non hanno nulla da invidiare a quelli appena elencati.
Uno di questi è senz’altro l’Orto Botanico dell’Università di Padova che, qualora non lo sapeste, è il giardino botanico più antico del mondo.
È stato infatti fondato nel 1545 per la coltivazione di piante medicinali e, Patrimonio Unesco, occupa nel centro storico della città una superficie di 22.000 metri quadrati, accoglie 6000 piante coltivate di 3500 varietà diverse a cui, dal 2014, è stata aggiunta una nuova ala denominata "Giardino della Biodiversità", dove sono state installate delle serre in cui sono stati riprodotti i principali ecosistemi del pianeta, dai tropicali, ai temperati ed ai desertici e dove tutti i visitatori possono sperimentare le diverse condizioni climatiche e di vegetazione presenti sulla Terra.
Visitare la Sala dei Giganti di Palazzo Liviano
Un altro luogo poco conosciuto della città si trova all’interno di Palazzo Liviano, sede dell’Università: la “Sala dei Giganti”, una sala magnificamente affrescata sede nel Trecento di un ciclo di affreschi ispirati al “De viris illustribus” di Petrarca.
Restaurata nel Cinquecento sotto il dominio della Serenissima, contiene raffigurazioni di personaggi illustri dell’epoca romana realizzati da Domenico Campagnola ed altri pittori dell’epoca.
Visitare il MUSME: museo di Storia della Medicina
Un ultimo luogo della città meno conosciuto e da non perdere che ti vogliamo segnalare è il MUSME, il Museo di Storia della Medicina: aperto solo nel giugno del 2015, ha sede nel complesso monumentale dell’antico Ospedale di San Francesco Grande, il primissimo ospedale di Padova costruito nel 1414. E’ museo di nuova generazione, molto apprezzato anche dai bambini, che, con l’aiuto di tecnologie all’avanguardia e la possibilità da parte dei visitatori di poter interagire, ci descrive, lo straordinario percorso fatto dalla medicina nel corso dei secoli, da disciplina antica a scienza moderna.
Cosa vedere di insolito a Vicenza e provincia
Anche Vicenza possiede dei luoghi meno noti che però vale la pena di visitare. Come tutti sanno Vicenza è la città del Palladio e le sue ville sono conosciute e celebrate in tutto il mondo.
Accanto a Villa La Rotonda, Villa Pisani, Le Barchesse di Villa Trissino e Villa Caldogno, progettate dal Maestro, ce n’è una meno famosa ma altrettanto bella realizzata da uno dei suoi discepoli più autorevoli, l'architetto Giorgio Massari, stiamo parlando di Villa Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore.
Edificata per volere di un celebre avvocato veneziano, Carlo Cordellina, alla sua costruzione, per cui ci vollero 25 anni per terminarla, partecipò anche l’architetto Francesco Muttoni.
La realizzazione del pronao ionico a quattro colonne sormontato dal timpano, in cui è presente lo stemma scolpito dei Cordellina i tre cuori con i fiori di lino, e la disposizione simmetrica delle stanze e delle due scale accanto al salone centrale che venne affrescato nel 1743 da Giambattista Tiepolo con dei dipinti ispirati ai fasti di Scipione l'Africano ed Alessandro Magno, furono l’omaggio del Massari al Palladio.
Proprietaria della villa attualmente è la provincia di Vicenza che la impiega come sede di rappresentanza, utilizzandola per convegni, concerti ed attività culturali.
Visitare la Val Posina
Un altro luogo meraviglioso e poco conosciuto si trova nella Val Posina tra le Prealpi Venete, è il comune per numero di abitanti, 122, più piccolo del Veneto: Laghi. E’ un territorio dove si possono ammirare il verde dei boschi, i terrazzamenti e l’asprezza dei torrioni di roccia e delle montagne circostanti ma soprattutto il lago con le sue acque dal colore verde smeraldo che non ci si stanca mai di fotografare.
Visitare la Valle dei Mulini e grotte naturali sui Colli Berici
Sempre in provincia di Vicenza, troviamo altre due perle sui Colli Berici, la Valle dei Mulini di Mossano e il Duomo di Brendola, anche detta “l’Incompiuta”. La prima è un’escursione adatta a tutta la famiglia in una parte di valle magica che alterna panorami mozzafiato a residenze ricche di storia e dove fino al secolo scorso erano attivi ben 12 mulini idraulici di origine medioevale, mossi dall'acqua di un torrente che nasce poco più a monte.
Oggi ne è funzionante solo uno ed andare fino a lì per vedere solo quello, è un po’ riduttivo ma, seguendo il sentiero 81, oltre al mulino, si possono visitare anche i “covoli”, una serie di grotte naturali tra cui quella più famosa è la "Caverna delle Tette”, chiamata così per le numerose stalattiti dalla forma tondeggiante che pendono dalla sua volta.
Visitare la Grotta di San Bernardino e i segni dell'Uomo di Neanderthal
Non molto lontano, sempre seguendo lo stesso sentiero, si trova la Grotta di San Bernardino, un eremo visitabile solo tramite prenotazione, chiamato così perché sembra sia stato il rifugio di San Bernardino da Siena, nella prima metà del Quattrocento e dove furono ritrovati reperti di civiltà già all'epoca dell'Uomo di Neanderthal.
Visitare l'incompiuta di Brendola
Continuando a parlare di chiese, a Brendola si trova l’Incompiuta che venne eretta nel 1926 con lo scopo di sconfiggere il campanilismo tra le 4 parrocchie del Comune: una chiesa che potesse unire tutti gli abitanti di questo paese. La malattia dell’arciprete Don Francesco Cecchin prima e la seconda guerra mondiale poi, furono le cause dell’interruzione dei lavori iniziati nel 1933 e che, per cause ancora oggi sconosciute, non vennero mai più ripresi. Ci resta una costruzione alta quasi 30 metri e che si posa su più di 1000 metri quadrati e sulla cui facciata fu collocata la statua di San San Michele Arcangelo alta a sua volta 4 metri.
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